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11/06/2009 - Automedicazione per gli animali da compagnia… Perchè è sempre meglio consultare il veterinario!

Si sa che per determinate situazioni di malessere ci sono dei farmaci che possiamo acquistare senza presentazione di ricetta medica, in quanto gli effetti collaterali sono minimi ed in ogni caso il legislatore ritiene che il paziente sia in grado di valutarne autonomamente la necessità e la posologia.
Ma negli animali da compagnia possiamo comportarci in modo analogo? La risposta è no!
Analizziamo una famiglia di farmaci di comune utilizzo da parte dei pazienti umani, e che tutti noi abbiamo utilizzato prima o poi: i FANS, ovvero i farmaci antinfiammatori non steroidei,  di cui fa parte la comune aspirina, per intenderci.
Gli animali da compagnia, nello specifico il cane ed il gatto, sono particolarmente sensibili a questa famiglia di farmaci, ed un sovradosaggio potrebbe causare una intossicazione anche fatale, evenienza invece molto più rara nell’uomo.
I motivi per non somministrare una qualunque di questa categoria di farmaci senza prima aver consultato il veterinario sono essenzialmente tre:

  1. I cani, ed in misura maggiore i gatti,  sono più sensibili agli effetti indesiderati dei FANS, i gatti poi “trattengono” il farmaco per un tempo assai più lungo ( l’emivita del farmaco una volta assunto è più lunga). Pertanto il rischio di sovradosaggio è alto. Per l’aspirina si parla di tossicità nel cane a 15/mg/kg per due somministrazioni giornaliere, meno della metà per il gatto.
  2. Una corretta valutazione di una effettiva necessità di somministrare farmaci antinfiammatori è difficile nel cane e nel gatto, che notoriamente non parlano e non ci riferiscono i loro reali sintomi. Forse Micio o Fido hanno un altro problema,  e non necessitano di un FANS.
  3. Il dosaggio dei farmaci si calcola generalmente in mg/kg ovvero in correlazione al peso dell’animale. E’ molto facile sbagliarsi in modo anche grossolano nel valutare il peso degli animali soprattutto se di piccola taglia. Sbagliarsi di un kilo in un soggetto di 4 kg equivale a fare un errore di 20 kili in un uomo di 80 kili! Lo sbaglio può avvenire anche se si pesa l’animale, notoriamente le bilance da casa sono imprecise.

Quali sono i sintomi da sovradosaggio di antinfiammatori?

  • Gastrite
  • Vomito, emorragico  o meno
  • Danni epatici e renali che causano abbattimento, anoressia, febbre
  • Disturbi ematici

Va ricordato che la famiglia degli antinfiammatori non steroidei è ampia, e la tolleranza varia da tipo a  tipo, ma tutti causano disturbi, spesso occulti. Pertanto consultate sempre il veterinario non solo sull’opportunità o meno di somministrare un farmaco, ma anche riguardo il dosaggio e la tipologia del farmaco stesso.