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26/09/2008 - Come prendersi cura di cuccioli abbandonati

Per innumerevoli cause è possibile che dei cuccioli siano abbandonati al loro destino perchè la madre è morta, separata forzatamente da essi oppure non è in grado di accudirli ed allattarli per motivi di salute o comportamentali.
In ogni caso, se tocca a noi prendercene cura sarà necessario tenere presente i seguenti consigli pratici:

  • Un cucciolo sano ha un aspetto florido, è grassottello ed ha la pelle elastica. Toccandolo è piacevolmente caldo,  e normalmente è calmo e dorme molto. Nelle prime fasi di vita si sveglia quasi solo per mangiare.
  • Va considerato anormale, e quindi richiederà particolarmente il nostro intervento quel cucciolo che sarà molto agitato e piange in continuazione, spesso con  aspetto sofferente. Successivamente diventa fin troppo calmo, fino al coma ed alla morte.
  • Se possibile, bisognerà fare il possibile perché il cucciolo beva almeno il primo latte, detto colostro, che contiene anticorpi e che egli è in grado di assorbire nelle prime ore di vita, successivamente questa capacità viene meno ed il piccolo non ha anticorpi materni (immunità passiva) che lo proteggano nelle prime settimane di vita, passate le quali ricaverà le sue difese dalla vaccinazione o naturalmente entrando in contatto con gli agenti patogeni, questi ultimi però possono manifestare i sintomi in modo anche grave.

Come alimentari i neonati?
Si consiglia di utilizzare appositi biberon per cuccioli, in assenza dei quali un contagocce o una siringa sul cui beccuccio sia stato applicato un tubicino di gomma morbida.
Esistono in commercio prodotti formulati apposta, che sono la scelta più idonea. Per il dosaggio attenersi alle indicazioni sulla confezione. In ogni caso è importante la frequenza di somministrazione:

  1. La prima settimana ogni tre ore
  2. La seconda settimana  ogni quattro ore
  3. La terza settimana tre volte al di, cercando poi di svezzare i piccoli con cibo per cuccioli molto morbido

Se non si ha a disposizione latte commerciale, si può temporaneamente, per tamponare la situazione, prepararsi da sé del nutrimento a partire da latte di bovino o capra addizionati nel seguente modo:
Per ogni 10 ml di latte fresco intero aggiungere un cucchiaino da the di tuorlo d’uovo ( non il bianco, mi raccomando!),  un cucchiaino con un poco di burro e per ultimo un cucchiaino da caffè di olio di semi. Questa formulazione, lontano dall’essere perfetta, può però sostituire il latte materno per qualche giorno in attesa di reperire quello commerciale.
Ricordarsi di alimentare i cuccioli tenendoli in mano ma a pancia in giù, al contrario di come si fa con i  bambini.

  • In concomitanza dei pasti, ricordarsi sempre di stimolare l’urinazione e la defecazione massaggiando l’area genitale con un cotton-fioc inumidito di acqua tiepida, in quanto gli animali appena nati sono incapaci di espletare queste funzioni autonomamente.
  • Creare un giaciglio protetto, caldo ed in ambiente tranquillo, se fa freddo aggiungere una lampada a radiazioni infrarosse a distanza di sicurezza.
  • Siccome i cuccioli orfani spesso non hanno acquisito una immunizzazione materna, potrebbe essere opportuno vaccinarli precocemente, verso la terza o quarta settimana. In ogni caso evitare contatti con altri cani in questa fase.
  • I cuccioli abbandonati sono a rischio di carenze affettive venendo a mancare il rapporto con la  madre. Pertanto dedicare loro molto tempo stimolandoli manualmente ed abituandoli al contatto con l’uomo.