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26/09/2008 - Problemi correlati al particolare aspetto del muso di certe razze cani e gatti

Il desiderio degli umani di modellare l’aspetto degli animali che li circondano (a dire il vero anche talvolta di se stessi…) ha portato alla selezione di particolari razze canine e feline dalle caratteristiche, benché forse desiderabili per un certo gusto, poco adatte per una vita completamente sana. La natura ci ha messo un tempo lunghissimo, nell’ordine di decine di migliaia di anni per arrivare ai canidi ed i felidi che conosciamo in natura, perfettamente adattati all’ambiente che li circonda, e noi con opportune selezioni genetiche in poche generazioni abbiamo apportato pesanti modifiche estetiche e funzionali alla loro anatomia.
Le razze brachicefaliche, ovvero dal muso corto o schiacciato,  sono tutto sommato abbastanza frequenti nelle nostre case: bulldog, boxer, carlini, shih-tzu, mastini solo per citare alcune razze di cani e persiani,  per quanto riguarda i gatti, sono animali noti a tutti e molto apprezzati per il loro carattere e simpatia innata.
Bisogna però tenere presente quali problematiche comporta scegliere uno di questi animali, che richiedono particolare attenzione soprattutto per quanto concerne tutti quei problemi relativi alle prime vie respiratorie.
In pratica, i soggetti brachicefalici  sono tutti, in misura minore o maggiore, affetti da patologie ostruttive congenite delle prime vie respiratorie .
Vediamo che cosa significa:
i soggetti dal muso schiacciato, possono presentare una o più di queste anomalie:

  • Palato molle troppo lungo
  • Narici stenotiche, ovvero troppo strette e minute
  • Cripte tonsillari protruse nel cavo laringeo
  • Trachea di modesto diametro rispetto alla mole dell’animale


Ciò comporta difficoltà respiratorie, in quanto queste anomalie concorrono al restringimento delle prime vie aeree, che sono perciò spesso infiammate con frequenti episodi di tosse, laringiti, starnuti, respirazione affannosa.

Con il tempo questi problemi peggiorano la situazione, portando a fenomeni di dispnea grave, intolleranza all’esercizio fisico  ed ansietà.

D’estate la cattiva ventilazione è particolarmente pericolosa, in quanto i cani si raffreddano con la respirazione, e i colpi di calore in queste razze sono evenienza non rara. Va detto che la predisposizione all’attività fisica è pertanto ridotta, così come il rischio anestesiologico è maggiore perché il miorilassamento peggiora l’ostruzione delle vie aeree, quindi vanno sempre incubati e monitorati attentamente.
Non ultimo da sottolineare che queste specie hanno sovente problemi oculari, in quanto i canale lacrimale è insufficiente e il bulbo oculare protende verso l’esterno.
Cosa si può fare per ovviare a questi problemi?
Esistono alcuni tipi di chirurgia che mirano a correggere questi difetti, ma vanno attuati solo in caso di effettiva necessità.