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24/07/2007 - Un sintomo aspecifico ma importante: l’anoressia

Capita che il cane ed il gatto occasionalmente saltino volontariamente un pasto, o manifestino appetito svogliato.
Questo fenomeno non deve destare troppe preoccupazioni, fintanto che il problema sia circoscritto ad una volta soltanto.
Le cause possono essere le più svariate: caldo eccessivo, stanchezza, presenza di femmine in calore; in particolare per i gatti il trovarsi in ambienti sconosciuti ed i cambi improvvisi di dieta possono rappresentare un disturbo.
Da non sottovalutare, per gli animali che hanno la possibilità di uscire liberamente, il fatto che possano aver assunto alimenti “fuori pasto”, magari da vicini compiacenti piuttosto che da altre fonti, e pertanto, una volta a casa, siano satolli.
 Se invece l’animale salta più di un pasto, si chiama anoressia ed è un fenomeno non normale che richiede approfondimento ed il consulto di un medico veterinario.
Cosa si intende con il termine anoressia?
L’anoressia è la mancanza di fame, ed è spesso l’espressione di svariate patologie che inibiscono il centro della fame  e il centro della sazietà situati nell’ipotalamo. Normalmente questi centri sono regolati da stimoli nervosi, chimici quali la presenza nel sangue di glucidi, proteine ed acidi grassi, ormonali quali l’insulina, e meccanici quali la sovra distensione gastrica.
Bisogna sempre escludere la pseudo-anoressia, ovvero l’incapacità dell’animale nella prensione, masticazione e ingestione degli alimenti per cause non connesse con la mancanza di appetito, che anzi può essere aumentato, ma ad esempio per problemi alla bocca ( ferite, fratture, ulcere, corpi estranei ecc.), ai denti oppure alterazioni del senso del gusto e dell’olfatto.
Sarà pertanto opportuno valutare con il medico veterinario le possibili cause ed eventualmente fare gli approfondimenti clinici del caso.
L’anoressia è spesso la punta di un iceberg ,ovvero il sintomo di un problema sottostante talvolta anche serio.
Perché è importante affrontare tempestivamente la mancanza di appetito nei nostri animali?
Ovviamente,  per prima cosa, come abbiamo prima detto, se c’è un problema che come sintomo ha l’anoressia, prima lo affrontiamo e meglio potremo porvi rimedio. Non va sottovalutato che il dolore è spesso causa di anoressia, e che per il benessere dei nostri animali dobbiamo alleviarlo il più precocemente possibile.
Secondariamente l’anoressia porta  molteplici conseguenze di per se stessa: già dopo un giorno di digiuno, l’organismo comincia a sfruttare le riserve di grassi e proteine, non avendo più a disposizione il glucosio  le cui scorte, sotto forma di glicogeno, sono limitate.
Le riserve proteiche vengono rapidamente mobilizzate e sfruttate, e vengono trasformate nel fegato in glucosio, poi vengono aggredite le riserve di grasso e terminate queste ultime il corpo ricomincia ad utilizzare le proteine, essenziali per il trofismo cellulare.
Non stupisce che anche un digiuno non troppo prolungato porti ad atrofia muscolare, danni agli organi interni come il fegato e  debolezza generalizzata, ed in ultimo alla morte.