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15/01/2008 - Approcci vecchi e nuovi al trattamento medico dell’artrosi nel cane e nel gatto. Parte prima

Per artrosi si intende un complesso meccanismo degenerativo delle strutture articolari e periarticolari, ad evoluzione cronica, alla cui base si riconoscono cause meccaniche quali incongruità e lassità tra i capi articolari e cause strutturali della cartilagine che reagisce in modo abnorme ai normali carichi fisiologici cui l’articolazione è sottoposta.
Il sovraccarico ponderale (sovrappeso) sulla cartilagine nei soggetti pesanti o un carico anomalo su porzioni di articolazione  nelle deviazioni assiali degli arti per cause traumatiche sono un’altra importante causa di malattia degenerativa articolare.
L’artrosi è una malattia ad evoluzione lenta, cronica, sostanzialmente irreversibile.
L’incidenza di questa patologia è nella popolazione canina, e in misura minore felina, assai rilevante, e sembrerebbe che più di un terzo dei soggetti affetti da problemi ortopedici presenti artrosi in concomitanza o meno con altre alterazioni del sistema locomotore.
I processi infiammatori che portano all’artrosi di una articolazione possono comparire anche in tenera età, come ad esempio la displasia dell’anca ad esempio nei Pastori Tedeschi, del gomito nel Labrador Retriever  la spondilartrosi nel boxer, infatti l’artrosi non è necessariamente un prodotto dell’invecchiamento.
A dispetto delle cause e dei meccanismi patogenetici  attraverso i quali l’artrosi si  estrinseca, i sintomi sono rappresentati dal dolore, che si manifesta con zoppie varie e rigidità accompagnata da atteggiamenti  antalgici e una riduzione del range di movimento fisiologico tipico del articolazione.
Vi sono due periodi della vita di un cane in cui è più probabile che la sintomatologia dolorosa si manifesti, uno entro il  secondo anno di vita, quando il cane raggiunge il peso definitivo e le strutture articolari patologiche non hanno ancora “reagito” con processi riparativi ispessendo la capsula articolare e con la formazione di nuovo osso, il secondo intorno ai 5-6 anni circa, quando i processi distruttivi e degenerativi prevalgono su quelli riparativi causando un  aumento del dolore.
Ovviamente un animale affetto da artrosi può manifestare dolore in qualunque momento della vita.
Il mattino è il momento più critico, quando il soggetto è più rigido e riluttante al movimento, poi durante la giornata il fastidio diminuisce e i movimenti diventano più fluidi. Esacerbazioni si possono avere in seguito a traumi anche banali.

Quali sono i trattamenti medici attualmente disponibili?
Escludendo i trattamenti chirurgici, che necessitano di una trattazione a parte e comunque riservati ai casi più gravi, le opzioni terapeutiche sono:

  1. approccio non farmacologico
  2. approccio farmacologico: condroprotezione, farmaci analgesici, farmaci antinfiammatori non steroidei e steroidei, nuove molecole tipo le anticitochine e acidi grassi polinsaturi
  3. Impianto locale di minuti pezzetti di oro detta tecnica GOLDTREAT